Maria Barbara Guerrieri Borsoi, storica dell’arte. Si è formata presso l’università la “Sapienza” di Roma, conseguendovi la laurea, la specializzazione e il dottorato. È stata docente di Storia dell’arte e ha svolto una lunga e varia attività di ricerca sull’arte a Roma nei secoli dell’età moderna. Un territorio a lei particolarmente caro è quello di Frascati e, più in generale, dei Castelli romani, sui quali ha scritto vari libri che ne analizzano il patrimonio monumentale e artistico. Molti dei suoi studi sono stati dedicati, come questo, ai fenomeni del mecenatismo e del collezionismo a Roma, nelle sue varie sfaccettature. Si ricordano Gli Strozzi a Roma. Mecenati e collezionisti nel Sei e Settecento (2004), Raccogliere “curiosità” nella Roma barocca. Il Museo Magnini Rolandi e altre collezioni tra natura e arte (2014), Domenico Jacovacci. Collezionista e Maestro delle strade nella Roma berniniana (2017), La quadreria Albani a Roma al tempo di Clemente XI (2018).
Camillo Cybo (1681-1743) fu un principe della Chiesa e appartenne alla famiglia regnante nel piccolo stato di Massa e Carrara, duplice condizione di prestigio e privilegio che gli imponeva obblighi imprescindibili, quanto costosi. Questo libro ricostruisce la vita di un personaggio così rilevante per evidenziarne il tormento, tra volontà di operare efficacemente negli incarichi assegnatigli e contrasti con l’ambiente curiale, necessità che riteneva assolute e possibilità di assolverle, desiderio di salvaguardare almeno parte delle opere d’arte della famiglia e consapevolezza che la dinastia si esauriva e lo stato sarebbe passato in altre mani. Visse splendidamente nella società del suo tempo, con il ‘decoro’ che riteneva dovuto alla sua nascita e alla sua condizione, ma si ritirò temporaneamente in un eremo e progettò addirittura di rinunciare al cardinalato. Ebbe una ricca quadreria, derivata da quella del prozio cardinale Alderano e dalle collezioni Cybo, ostinatamente costituita, senza però garantirne la sopravvivenza. Fece costruire e arredare residenze importanti e luoghi di culto, in cui lavorarono artisti e artigiani in gran numero, come una ricchissima messe di documenti ha consentito di appurare. Dunque, i molti aspetti del suo collezionismo e mecenatismo sono insieme dettati da interesse e necessità, come avvenne per tanti altri porporati presso la corte papale, e questo case study illumina la ricca e complessa realtà romana della prima metà del Settecento.
Premessa – IL CARDINALE CAMILLO CYBO – La tormentata esistenza – Un incarico per Benedetto XIII - Il mecenatismo religioso - SS. Cornelio e Cipriano a Calcata - Eremo e chiesa di S. Maria delle Grazie a Monteluco - Arciconfraternita dei SS. Angeli Custodi a Roma - Monastero delle filippine oblate a Roma - Cappella delle reliquie nella Certosa a Roma - Restauri nella cattedrale di Civita Castellana – Le residenze e la loro decorazione - Palazzo Buratti - Palazzo Bonelli - Casino a S. Dionigi - Palazzo Colonna alla Pilotta - Villa a Castel Gandolfo – «Santuario e non cappella»: le reliquie nella dimora privata – Specimen del lusso – LA QUADRERIA E GLI ARAZZI – La quadreria - Quadri arrivati da Massa - Dipinti ordinati o comprati a Roma - Una vendita in vita e un’ipotesi - La dispersione - Presenze nella quadreria – Gli arazzi – APPARATI – Appendice documentaria - A. Elenco dei quadri tratto dall’inventario di Alderano Cybo del 1700 - B. Quadri mandati da Camillo Cybo a Massa nel 1721 C. Quadri ricevuti da Massa nel 1721 - D. Quadri della famiglia Cybo comprati nel 1726 - E. Quadri ricevuti da Massa nel 1729 - F. Elenco dei quadri tratto dall’inventario di Camillo Cybo del 1743 - G. Schema della biogra- fia manoscritta - H. Restauri di Domenico Michelini - I. Arazzi e tele simulanti arazzi nel palazzo Colonna alla Pilotta - L. Argenti – Bibliografia – Indice dei nomi