Giuseppe Bonaccorso è professore associato in Storia dell’architettura presso la Scuola di Ateneo di Architettura e Design dell’Università di Camerino. I suoi studi si concentrano sui protagonisti ticinesi dell’architettura barocca da Francesco Borromini a Carlo Fontana. Ad essi si affiancano contributi sulla figura del progettista integrale introdotta da Gustavo Giovannoni. Inoltre, conduce ricerche sulla storia della divulgazione artistica, esaminando la sua evoluzione attraverso la fotografia e la filmografia d’autore.
Il volume esplora l’epilogo della vita di Francesco Borromini (1599-1667), approfondendo in particolare l’ultimo anno della sua esistenza, che culmina nell’estate del 1667 con un tentativo di suicidio. Si analizzano la struttura della sua casa- studio, le relazioni sociali e gli eventi che conducono a questa tragica decisione. Si presta attenzione agli ultimi cantieri e alla ricostruzione di un libro inedito, che avrebbe dovuto raccogliere i suoi migliori progetti, la cui mancata pubblicazione contribuisce alla sua instabilità emotiva. Lo studio include l’analisi dei beni appartenuti a Borromini e la ricostruzione del- le vicende legate alla sua eredità, come l’alienazione della sua biblioteca, dei suoi disegni e dei ritratti, di cui possiamo analizzare oggi solo una minima parte. Si mette in luce la sua partecipazione attiva alla vita culturale di Roma, ricostruen- do le biografie delle sue amicizie e rivalità. Il volume offre un contributo originale alla comprensione delle frequentazioni quotidiane di Borromini, contrastando una consolidata narrativa aneddotica che lo descrive come un artista isolato, malato e chiuso nelle sue mura domestiche. Uno dei focus del volume riguarda la descrizione dell’ultima settimana di vita di Borromini, presentando tre possibili interpretazioni della sua morte: casuale, accidentale o progettata. Ogni ipotesi è supportata da prove, lasciando al lettore la libertà di decidere quale sia l’epilogo più probabile.
Antefatto – CAPITOLO I. Gli ultimi due anni. Cantieri, progetti e delusioni - Il progressivo allontanamento dai cantieri - Gli ultimi disegni di fabbrica - Il libro incompiuto dei suoi progetti migliori (Borromini, Barriére e Martinelli) - Tra un presunto viaggio e i progetti sospesi – CAPITOLO II. La casa-studio - La casa al vicolo dell’Agnello - I modelli, i disegni e gli arnesi della professione - I busti, gli arredi, la biblioteca - Le frequentazioni domestiche durante gli ultimi anni – CAPITOLO III. Il (tentato) suicidio - La malattia e le progressive scomparse dei suoi amici - Bruciare i disegni! - Suicidio o incidente: la cronaca dell’epilogo - La fine e l’inizio del mito – CAPITOLO IV. L’eredità - L’immediato post-mortem - Bernardo Borromini e Francesco Massari: due allievi a confronto - L’eredità familiare e lo smantellamento della collezione libraria e antiquaria – CAPITOLO V. I ritratti e la memoria - I ritratti superstiti e le caricature - I ritratti idealizzati: dalle stampe al busto disperso – CAPITOLO VI. La brigata borrominiana - Attori e spettatori: un elenco da integrare - “Fare una scuola”. Borromini e i suoi supposti discepoli - Orfeo Bo- selli e Fioravante Martinelli – Sipario borrominiano – APPARATI - Appendice documentaria - I. B. Borromini, Vita del Borromini, ms. del 1685 - II. G.B. Passeri, Francesco Borromini architetto, ms. del 1670-1680 ca. - III. L. Pascoli, di Francesco Borromini, 1730 - IV. Deposizione di Francesco Borromini, 2 agosto 1667 - V. Dispaccio di Torquato Montauti, 2 agosto 1667 - VI. Notizia della morte di Borromini, 3 agosto 1667 - VII. Constatazione del cadavere, 3 agosto 1667 - VIII. Atto di morte di Francesco Borromini, 3 agosto 1667 - IX. Testamento di Francesco Borromini, 2 agosto 1667 - X. Inventario dei beni di Francesco Borromini, 3-4 agosto 1667 – APPARATI - Bibliografia - Indice dei nomi e dei luoghi - Referenze fotografiche