Le componenti strutturali, formali e spaziali dell’architettura si addensano e si rivelano negli angoli. Come i demoni della tradizione religiosa e filosofica, benefici o malefici, gli angoli assumono un ruolo di intermediazione, di incontro e di scontro. Dal problema angolare del tempio dorico nell’antica Grecia, alla ripresa degli ordini architettonici nel Rinascimento, alla negazione dell’angolo in tante architetture moderne e contemporanee, questa parte della costruzione costituisce una vera e propria sfida per gli architetti. Il gioco di parole che titola la collana sottende l’intenzione di analizzare l’architettura partendo dagli angoli e dalle soluzioni di volta in volta proposte per analizzarne la complessità di significati e di relazioni dialettiche.
Massimo Bulgarelli insegna Storia dell’architettura presso l’Università Iuav di Venezia, dove è coordinatore del programma di Storia dell’architettura nella Scuola di dottorato. Si è occupato dell’architettura fiorentina del Quattrocento e dell’opera di Leon Battista Alberti. Questo libro costituisce il primo esito di una ricerca sulle architetture mantovane di Giulio Romano.
Giulio Romano è uno dei protagonisti della scena artistica e architettonica nell’Italia del primo Cinquecento, grande innovatore e straordinario conoscitore dei monumenti dell’antichità. L’edificio nel quale soprattutto si esplica la sua capacità di imitare innovando è senza dubbio palazzo Te a Mantova, dove i caratteri principali dell’architettura sono la varietà e la metamorfosi. Ma palazzo Te è anche una macchina prospettica, un’architettura pensata da un pittore architetto in funzione della visione. Questo libro riporta per la prima volta all’attenzione i raffinati espedienti illusionistici messi in opera da Giulio, i loro modelli e qualche sorprendente derivazione.
Introduzione di Renata Samperi - Premessa - Nord-ovest - Nord-est - La loggia di Davide - L’occhio del Cinquecento. Fonti, precedenti, analogie - La macchina del palazzo - Una qualche conclusione - Bibliografia - Indice dei nomi - Referenze fotografiche