Volti del cinema nei ritratti di Manlio Villoresi
Negli anni Trenta in Italia numerosi fotografi si sono dedicati con successo al genere del ritratto e, fra questi, Manlio Villoresi (Città di Castello 1891 – Roma 1976). Figlio di un noto fotografo, dopo aver appreso nella città natale la professione dal padre Aristide, si trasferisce a Roma. L’affermazione di Manlio Villoresi nella capitale è stata rapida ed egli apre uno studio fotografico in via Vittorio Veneto 96 con annesso anche un salone per ricevimenti. Fra il 1920 e il 1960 egli è stato uno dei fotografi prescelti dal mondo artistico e dalla buona società romana. Nel suo studio sono transitate personalità della cultura, dello sport, della vita politica oltre a musicisti, cantanti lirici e, soprattutto, attori cinematografici. Se alcuni dei ritratti eseguiti da Villoresi alla fine degli anni Trenta risentono del gusto flou dell’epoca, la successiva produzione del fotografo è meno pittorica: spesso si tratta di primi piani dove la persona raffigurata è rappresentata in maniera diretta con attenzione ai risvolti psicologici e ai riflessi naturalistici. Per il grande teatro di prosa e lirico vediamo le immagini della Duse, di Emma Gramatica, Ruggeri, Gandusio e Mario Del Monaco. Il cinema italiano del periodo fascista mostra Annibale Ninchi, accanto a interpreti del filone di evasione detto dei “telefoni bianchi”, oltre alla grande diva del momento, Doris Duranti. Seguono Maria Mercader, Massimo Girotti e i ritratti di Anna Magnani e Raf Vallone che ci riportano agli anni del Neorealismo; il desiderio di rinascita e di evasione proprio di alcuni film dei primi anni Cinquanta è ricordato da Isa Barzizza e Franca Faldini, attrici di Totò, mentre i giovani Gassman, Anna Maria Ferrero e Mastroianni ci introducono verso la commedia all’italiana e gli anni della “dolce vita”. Alle soglie del boom economico degli anni Sessanta riviviamo il diffondersi della canzone italiana con Modugno, e della televisione con Paolo Carlini e Alberto Lupo.
Presentazioni, Dino Gasperini, Umberto Broccoli - Ombre e luci, Pier Luigi Mattera - Immagini e artifici, Gloria Raimondi - Manlio Villoresi: fotografie per il cinema, Anita Margiotta - Ritratti - Biografie e filmografie, a cura di Alessandra Grella - Fondazione Annamode - Abstract