Quello dei cavalli e delle scuderie è un tema di ricerca e di studio relativamente nuovo per l’Italia, pur essendo il nostro paese celebrato per l’allevamento di razze equine particolari, per palii, tornei storici e per scuderie architettonicamente all’avanguardia. Da questa scarsa attenzione negli studi è nata l’idea di riservare al cavallo e al ricovero che lo protegge il convegno che si è tenuto il 12 aprile 2013, presso il Museo Tuscolano di Frascati (Roma).
Le relazioni dei dodici studiosi che hanno aderito alla giornata spaziano dal cavallo, restituito da punti di vista diversi – letterario, iconografico, economico, veterinario, politico, sociale – alla scuderia, esaminata nelle sue articolazioni romane e laziali, ove è possibile rintracciare in filigrana un modus architettonicus comune e una densità di casi che divengono la conferma di come essa e, dunque, il cavallo fossero beni di primaria importanza, dalle età antiche quanto meno sino all’avvento delle automobili.
Il volume raccoglie studi, materiali di lavoro e ampie disamine, che registrano la complessità e la ricchezza di questi argomenti, nei quali architetture, fonti visive e testuali interagiscono ben oltre le strette paratie che spesso le discipline si sono date, restituendo una complessità di approcci e di significati che aprono ad altre consapevolezze e a future linee di ricerca. I saggi qui raccolti contribuiscono – per sintesi e campioni – alla costruzione di un sapere, guidato da una riflessione assidua sulle ragioni di tale ricerca e sul suo senso.
Margherita Fratarcangeli, «La perfettione del cavallo». Trattatistica e letteratura ad uso e consumo di uno status symbol; Giovanni Maria Fara, Leonardo e Dürer. Gli studi sulle proporzioni del cavallo e alcune testimonianze letterarie fra XVI e XVII secolo; Sabina de Cavi, Emblematica cittadina: il cavallo e i Seggi di Napoli in epoca spagnuola (XVI-XVIII sec.); Paola Caretta, Scuderie dipinte. Dai Gonzaga ai Rospigliosi, ritratti di “equini illustri”; Francesca Della Ventura, Daniele Ferrara, «Fè dipignere del vivo i più perfetti e più graditi cavalli»: Enrico Pandone e il ciclo affrescato nel Castello di Venafro; Marina Cogotti, Ruolo e spazio del cavallo in alcune corti cardinalizie estensi e le scuderie di Tivoli; Isabella Salvagni, Scuderie a Roma fra trattato, modello e realizzazione: indizi per una ricognizione; Alessandra Marino, Le scuderie del Quirinale. Storia di una fabbrica pontificia; Enrico Da Gai, Un granaio per Scuderia: Valadier nelle Terme di Diocleziano; Enzo Bentivoglio, Le scuderie del cardinale Raffaele Riario, di Giulio II a Viterbo, di Agostino Chigi e dei Farnese a Caprarola: forma e funzionalità; Giorgio Magistri, Lo Stallone Chigi in Ariccia, la storia come fondamento del restauro e del riuso; Simonetta Valtieri, Il recupero delle scuderie bramantesche di Viterbo