I disegni di Charles Percier 1764-1838

  • Emilia e Romagna nel 1791
  • a cura di Sabine Frommel e Jean-Philippe Garric

  • Collana
    Architettura
  • Anno
    2017
  • Pagine
    188, con oltre 150 illustrazioni in b/n e a colori
  • Formato
    21 x 27 cm, brossura
  • ISBN
    978-88-98229-91-8

  • Prezzo
    € 40,00 € 38,00 Sconto 5%

I curatori

Sabine Frommel dal 2003 è directrice d’études (Storia dell’arte del Rinascimento) all’École pratique des hautes études (Sorbonne). Le sue ricerche sono incentrate sui rapporti tra la Francia e l’Italia, in particolare sul soggiorno degli artisti italiani alla corte di Francia dal XVI al XVIII secolo e su quello dei francesi in Italia. Un’attenzione particolare occupano gli studi sui processi di migrazione e di assimilazione dei metodi e dei linguaggi architettonici nell’Europa dell’epoca moderna, e sugli scambi culturali e artistici con la Russia e il mondo orientale. Continue indagini sono dedicate a modelli e disegni, condotte sulla scorta delle tecnologie più recenti, al dialogo tra le arti, all’architettura “picta” e a quella descritta nella letteratura. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Architettura Picta nell’arte italiana da Giotto a Veronese (con G. Wolf), Modena (Panini), 2016; Renaissance Italienne et architecture du xixe: interprétations et restitutions (con A. Brucculeri), Roma (Campisano Editore), 2016; La maquette d’architecture: fonction et évolution d’un instrument de conception et de réalisation, Parigi/Roma (Campisano Editore/Éditions Picard), 2015; André Chastel. Méthodes et combats d’un historien de l’art (con M. Hochmann e P. Sénéchal), Parigi (inha/ Éditions Picard), Parigi, 2015; Giuliano da Sangallo, Firenze (Edifir), 2014; Charles Percier et Pierre Fontaine. Dal soggiorno romano alla trasformazione di Parigi (con J.-P. Garric et E. Kieven), Cinisello Balsamo, Milano (Silvana), 2014 ; Les années 1540 : regards sur les arts et les lettres (con L. Baumer e F. Elsig), Berna (Peter Lang), 2014 ; Bâtir au féminin? Traditions et stratégies en Europe et dans l’Empire ottoman (con J.Dumas), Roma/Parigi, (Campisano Editore/Éditions Picard), 2013; Crocevia e capitale della migrazione artistica: forestieri a Bologna e bolognesi nel mondo (secoli XV-XVIII), 3 vol. Bologna (bup), 2010, 2012, 2013.

 

Jean-Philippe Garric è professore di Storia dell’arte contemporanea all’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Le sue ricerche sono incentrate sull’architettura in Francia e in Europa dalla metà del Settecento alla Prima Guerra Mondiale, con un’attenzione particolare alla cultura e all’educazione degli architetti e degli attori dell’edilizia, agli scambi tra Francia e Italia, alle rappresentazioni dell’architettura. E’ stato incaricato dei programmi di ricerca in storia dell’architettura dell’Institut National d’histoire de l’art (2006-2012), dopo la pubblicazione della sua tesi di dottorato, diretta da François Choay e dedicata ai modelli italiani nei libri francesi di architettura (Recueils d’Italie. Les modèles italiens dans les livres d’architecture français (Mardaga, 2004), tema dei volumi: La Construction Savante (con V. Nègre e A. Thomine), Paris (Picard), 2010; Le livre et l’architecte (con E. d’Orgeix e E. Thibault), Bruxelles (Mardaga), 2011. Tra i numerosi contributi dedicati agli architetti Percier eFontaine, di cui è specialista, si segnalano: Villa de Rome. Choix des plus célèbres maisons de plaisance de Rome et de ses environs, Bruxelles (Mardaga), 2006; Palais de Rome. Palais, maison set autres édifices modernes dessinés à Rome, Bruxelles (Mardaga), 2008; Percier et Fontaine, les architectes de Napoléon, Paris (Belin), 2012; Charles Percier e Pierre Fontaine. Dal soggiorno romano alla trasformazione di Parigi (con S.Frommel e E. Kieven), Milano (Silvana), 2014. Ha inoltre curato la prima mostra su Percier (Charles Percier. Architecture and Design in an Age of Revolutions (Yale University Press), 2016 / (Réunion des musées nationaux), 2017), la prima edizione delle memorie private di Fontaine (Mia Vita, Paris (Éditions des Cendres), 2017) e una ricerca sugli allievi di Percier (L’Ecole de Percier. Imaginer et bâtir le XIXe siècle (con M.-L. Crosnier Leconte), Paris (Mare et Martin), 2017).

L’opera

I disegni qui pubblicati, eseguiti da Charles Percier nella sua breve permanenza in Emilia e in Romagna, portano per la prima volta alla luce una piccola parte della sua testarda e prolifica ricerca grafica, condotta negli oltre quattro anni trascorsi in Italia. Questi schizzi, una sorta di enciclopedia personale, non furono realizzati unicamente come ricordo dei posti più notevoli che ebbe l’opportunità di visitare, ma formarono un vero e proprio strumento professionale, cui fece ricorso per concepire libri, per nutrire le sue riflessioni di architetto e il suo lavoro di progettazione, per illustrare le sue idee ai suoi numerosi studenti. Alla fine della sua vita li fece montare e rilegare in volumi tematici e li lasciò in eredità ai suoi allievi, che poi li donarono alla biblioteca dell’Institut de France. Il soggiorno in Emilia-Romagna, tappa intermedia del viaggio che nel 1791 da Roma lo riportò in Francia, fu preceduto da una sosta ad Ancona, da cui, proseguendo verso Senigallia, raggiunse poi Bologna, Mantova e le quattro città ducali emiliane (Ferrara, Modena, Piacenza e Parma). A segnare questo viaggio nell’architettura furono le precedenti esperienze romane, che consentirono a Percier di maturare e affinare progressivamente l’esercizio del rilievo e di perfezionare la sua tecnica, fondata su un tratteggio a lapis, poi ripassato a penna e infine ad acquerello. Questo prezioso e seducente corpus grafico, oltre ad offrire le prime testimonianze note di alcuni monumenti e a documentare spazi urbani di notevole importanza, attesta il gusto, gli interessi e lo sguardo eclettico di un giovane architetto francese alla fine del Settecento. Percier, infatti, abbracciò graficamente un largo orizzonte cronologico, dall’antico fino al Neoclassicismo, accordando particolare interesse al Medioevo e al Rinascimento e privilegiando gli edifici in cui la costruzione è strettamente unita al decoro. Per rispondere a questa polisemia, il presente volume incrocia analisi storiche complementari, raggruppando specialisti della storia di Bologna, delle varie località visitate da Percier, dell’arte edilizia del Rinascimento, come della cultura e della pratica architettonica francese ed europea del periodo rivoluzionario e napoleonico.

Sommario

La ricerca grafica di un architetto artista – Percier in viaggio tra idee, storia e rilievo d’architettura: Lo sguardo di Charles Percier sul Rinascimento attraverso la villa romana, Sabine Frommel - Tra Arcadia e Gonfalonierato. Letteratura e società civile a Bologna nei dintorni del viaggio di Percier, Gian Mario Anselmi, Andrea Campana, Stefano Scioli - Percier e i portici dello “stile Bologna”, Jean-Philippe Garric – Itinerario - saggi: La Legazione pontificia di Romagna nei disegni di Charles Percier, Valeria Rubbi - «Le goût qui nous serve de guide». Charles Percier in viaggio: vedute e frammenti di Bologna e Faenza, Francesca Lui - Il volto moderno di Bologna nei disegni di Charles Percier, Silvia Medde - Gli schizzi mantovani di Percier, Amedeo Belluzzi - Percier nelle città ducali emiliane (Ferrara, Modena, Parma e Piacenza), Carlo Mambriani – Itinerario - schede: Valeria Rubbi, Francesca Lui, Silvia Medde, Amedeo Belluzzi, Carlo Mambriani – Apparati: Bibliografia - Indice dei luoghi