Storia, Restauro e Struttura non individuano, nelle intenzioni di chi ha pensato questo libro, tre settori disciplinari in cui collocare gli scritti dei diversi autori a seconda del proprio ambito disciplinare e selezionati in modo più o meno casuale. Storia, Restauro e Struttura rappresentano compiutamente il ricco ambiente, il contesto culturale in cui si è potuto formare Carlo Baggio, la sua storia personale e l’essenza della sua sapienza disciplinare. E non vi è discontinuità logica in quelle che potrebbero essere definite tre discipline separate perché, come nella definizione più propria di contesto culturale, nel grande tema della conservazione del patrimonio architettonico, storico, artistico, monumentale e più in generale della memoria, i confini sono labili, gli ambiti sovrapposti e forti le connessioni. E per chi si occupa di questo grande tema, non vi è altra strada che quella di essere collocati in un ambito aperto e pluridisciplinare e in quanto tale in un ambiente umanistico. Il carattere comune agli autori di questo volumetto è appunto la possibilità di individuarne per ognuno di essi un tratto di identità, per quanto generico e sfuggevole come concetto, ascrivibile ad un medesimo contesto culturale.
Enrico Da Gai, Introduzione - Margherita Fratarcangeli, Mura in gelatine d’argento scialbate con «ossi di seppia» - Giovanna Curcio, Domenico Castelli e il cortile del Palazzo Nuovo Vaticano - Paola Zampa, L’ala est del palazzo di Montecavallo «quasi tutta rifatta [...] d’ordine di papa Urbano VIII» - Marina Cogotti, Bernini a Villa d’Este: la fontana del Bicchierone - Enrico Da Gai, Architetti e capomastri: una sinergia indispensabile - Marina Magnani Cianetti, Riflessioni sulla manutenzione dei monumenti. Alcune applicazioni - Elisabetta Pallottino, Sicurezza e conservazione del patrimonio architettonico e urbano. Carlo Baggio: una testimonianza laica - Silvia Santini, Le indagini in situ e il monitoraggio strutturale: strumenti per la valorizzazione del patrimonio architettonico; Luigi Ficacci, AUT IN HOC. Piranesi versus Mariette