Serenella Rolfi è nata a Atri nel 1960. Ha studiato all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, conseguendo la specializzazione presso l’Università di Siena e il dottorato a Bologna. Le sue ricerche, oggetto di contributi apparsi su libri e riviste, coinvolgono diversi aspetti dello studio delle fonti per la storia dell’arte con particolare attenzione alle relazioni tra artisti, eruditi, collezionisti e alle dinamiche del mercato d’arte romano del Settecento e primo Ottocento. Dal 2004 è ricercatore e docente presso l’Università degli Studi Roma Tre.
Il libro mette a fuoco le dinamiche del laboratorio editoriale romano che accompagnarono la fondazione dei periodici artistici, e il ruolo giocato dai giornali nel rivendicare autonomia di spazi e strumenti all’informazione sulle arti. Leesperienze prese in esame, collocate tra i due pontificati di Pio vi e di Pio vii, sono quelle dei «Monumenti antichi inediti ovvero Notizie di antichità e belle arti», del «Giornale delle belle arti e della incisione antiquaria, musica e poesia», delle «Memorie per le belle arti» e delle «Memorie enciclopediche romane di belle arti, antichità», di primo Ottocento. Fondati per il vantaggio delle arti e l’istruzione dell’amatore, i periodici di belle arti costituirono un modello attivo per il giornalismo artistico degli anni Trenta dell’Ottocento, i cui protagonisti hanno lasciato non poche testimonianze utili a tesserne la fortuna nello specchio dell’editoria d’arte d’età di Restaurazione. Facendo tesoro degli studi sulla pubblicistica settecentesca e sui singoli ‘dotti’, artisti e associati, coinvolti nel laboratorio della stampa periodica romana, si ripercorre l’intreccio che lega la cronaca delle arti alla riflessione sulla sua storia. Il confronto è innervato su una geografia intellettuale puntellata dai nomi di Séroux d’Agincourt, Ennio Quirino Visconti, Gaetano Marini, Luigi Lanzi, Ireneo Affò, Pierantonio Serassi. A ricomporre i singoli frammenti della storia di questo cantiere, è servita la mappa dei legami, biografici e intellettuali, correnti fra associati, lettori, editori e pubblicisti di quei fogli, ricostruita attraverso la trama intessuta dagli epistolari di Giovanni Gherardo de Rossi, Giuseppe Antonio Guattani, l’architetto dilettante Onofrio Boni. Gli apparati, integrano il testo, proponendo una scelta antologia di carteggi, articoli, testimonianze autobiografiche, utili a documentare i rapporti e gli scambi dell’editoria d’arte romana con altri centri di produzione dell’Italia di fine Settecento e inizio Ottocento. Affiancano le fonti, le incisioni e le opere riprodotte nell’apparato illustrativo che forniscono, nell’insieme, un riferimento visivo e un saggio della riflessione sul potenziale divulgativo dei testi illustrati, sortita dall’esperienza del laboratorio dei periodici settecenteschi.
Premessa – Dalla cronaca alla storia. I periodici artistici romani e la fortuna di un modello editoriale tra Settecento e Ottocento - Politica e mercato dell’arte. Promuovere le arti a Roma – 1784. L’antiquario editore. Giuseppe Antonio Guattani e i «Monumenti antichi inediti ovvero Notizie di antichità e belle arti» - Dall’antiquaria alle arti e ritorno: le «Memorie enciclopediche» di Guattani - Il periodico illustrato - Guattani e l’economia dell’arte: stampa e topografia delle professioni artistiche a Roma - Al di là degli anni francesi. Uno sguardo retrospettivo sul Settecento – Due fogli di belle arti per Roma. Il «Giornale» e le «Memorie» - 1784-1785. La battaglia degli Avvisi - Rezzonico e la società di letterati - Redazioni a confronto - Aequa potestas - Istoria e Critica. Cronache e vite di artisti dal «Giornale» e dalle «Memorie» - Le fonti contemporanee e il dibattito romano - 1784-1788. Dissonanti sintonie: fonti e suggerimenti alla lettura di due periodici di belle arti – Un’adunanza di «varj distinti e dotti soggetti». Geografia intellettuale di un periodico: le «Memorie per le belle Arti» (1785-1788) - Associati e lettori delle «Memorie per le belle Arti» - Il circolo degli Occulti - Intorno ai «dotti, e distinti soggetti». Lanzi e Séroux - Intorno a Lanzi. Le «Memorie» e la battaglia sull’antiquaria. Tra gli antichi e i moderni - L’archivista Marini - Il periodico illustrato e gli storici - Séroux d’Agincourt – Materiali per una futura storia dell’Arte: le vite - Biografie e scuole - Fonti per una Künstlergeschichte figurata - Frammenti di un dibattito sulle accademie – 1788-1809. Dalle Memorie al nuovo Giornale dei letterati di Pisa - Michelangelo rivisitato: gli artisti, gli storici e i giornalisti - Una questione di modelli: gli egizi – Epilogo – Appendice documentaria – Bibliografia