Palazzo Capponi a Roma

  • Casa vicino al Popolo, a man manca per la strada di Ripetta
  • Maria Letizia Papini

  • Collana
    Storia dell'arte
  • Anno
    2003
  • Pagine
    272, con illustrazioni a colori e in bicromia
  • Formato
    23 x 30 cm, brossura
  • ISBN
    978-88-88168-16-8

  • Prezzo
    € 70,00€ 66,50 Sconto 5%

L’autore

Maria Letizia Papini ha rivolto la sua ricerca prevalentemente alla storia del collezionismo e delle arti minori. Ha pubblicato, nel 1993, La cornice: procedimenti esecutivi ed evoluzione tipologica, in Preparazione e finitura delle opere pittoriche (a cura di Corrado Maltese); nel 1998, L’ornamento della pittura. Cornici, arredo e disposizione della Collezione Corsini in Roma nel XVIII secolo. Nel 1991 ha collaborato a Il lavoro dell’uomo nella pittura da Goya a Kandinsky (catalogo della mostra, Città del Vaticano); nel 2002 ha redatto e coordinato, assieme a Pietro Vittorelli, Ave Crux Gloriosa. Croci e Crocifissi nell’arte dall’VIII al XX secolo (catalogo della mostra, Abbazia di Montecassino).

L’opera

Palazzo Capponi a Roma, in via di Ripetta, non era stato finora oggetto di uno studio organico. Lo studio prende le mosse dagli anni Quaranta del Cinquecento, quando, nell’ambito del fervore urbanistico ed edilizio seguito all’apertura del nuovo asse viario di via di Ripetta, una famiglia di origine perugina, i Serroberti, commissionò la costruzione di una domum magnam, il palazzo passò, nel 1615, ad Amerigo Capponi, esponente del ramo romano dell’illustre famiglia fiorentina, che lo ampliò e ne abbellì la facciata. Nuovo sviluppo ebbe il palazzo nella prima metà del Settecento, allorché divenne la residenza del marchese Alessandro Gregorio Capponi, erudito, bibliofilo, collezionista d’arte e primo conservatore del Museo Capitolino. In questi anni il palazzo divenne sede della biblioteca e della preziosa collezione del marchese, composta da reperti archeologici ed opere di arte antica – fra cui gemme, monete, sculture e iscrizioni –, e da una cospicua raccolta di disegni, incisioni e dipinti moderni; costituita da oltre cinquecento dipinti: da Brill a Poussin, da Raffaello a Tiziano, da Annibale Carracci a Maratta. Nell’Ottocento, mentre fu sede de La Civiltà Cattolica, il palazzo subì l’ultima fase di ampliamento e assunse la configurazione attuale.

Sommario

Presentazione, Francesco Garri, Vincenzo Mungari - Introduzione, Sandro Benedetti - Premessa, Maria Letizia Papini – Origini e sviluppo dell’area urbana intorno a Palazzo Capponi - L’area intorno al Palazzo Capponi in epoca medioevale - L’area intorno al Palazzo Capponi in epoca moderna - Da Niccolò V a Sisto V. La via di Ripetta e la prima urbanizzazione del quartiere. - Da Paolo V a Clemente X. La trasformazione barocca del quartiere. - Le ultime trasformazioni tra Otto e Novecento. – La storia del palazzo nel XVI secolo - Premesse ad uno studio sulle origini del palazzo - Il palazzo dei Serroberti – Il palazzo e la famiglia Capponi nel XVII secolo - Il ramo romano della famiglia Capponi: Amerigo - Il palazzo di Amerigo Capponi - Il giardino - Le fontane e l’Acqua Vergine - Le vicende del palazzo fino alla fine del XVII secolo - Mecenatismo e collezionismo della famiglia Capponi a Roma nel XVII secolo – Palazzo Capponi nel XVIII secolo - Alessandro Gregorio Capponi - La residenza di Alessandro Gregorio - Alessandro Gregorio, collezionista e bibliografo - La “Libraria”. La collezione moderna: dipinti, disegni, stampe e sculture. La collezione di antichità. - Il palazzo e le collezioni: l’allestimento delle opere – La storia del palazzo fra XIX e XX secolo - Il palazzo nel XIX secolo: le famiglie Crespi, Koebel, Mencacci e Campanari - Il palazzo nel XX secolo: dalla Civiltà Cattolica all’Istituto Nazionale Assistenza Infortuni sul Lavoro – Tavole – Apparati - Nota sulle indagini diagnostiche eseguite sugli affreschi esistenti nel palazzo - La cappella Capponi in San Giovanni dei Fiorentini - La villa Capponi fuori Porta del Popolo - Regesto dei documenti - Documenti - Fonti manoscritte - Bibliografia