Estetica barocca

  • a cura di Sebastian Schütze

  • Collana
    Storia dell'arte
  • Anno
    2004
  • Pagine
    464, con illustrazioni in bicromia
  • Formato
    17 x 24 cm, cartonato
  • ISBN
    978-88-88168-13-3

  • Prezzo
    € 70,00€ 66,50 Sconto 5%

Gli autori

Marc Fumaroli, Andrea Battistini, Benito Pelegrín, Werner Oechslin, Evonne Levy, Horst Bredekamp, Oskar Bätschmann, Thomas Frangenberg, Riccardo Lattuada, Sebastian Schütze, Victor I. Stoichita, Matthias Oberli, Francesco Solinas, Maria Antonietta Visceglia, Silvia Carandini, Tomaso Montanari, Volker Kapp, Maarten Delbeke, Pierre-Antoine Fabre, Klaus Herding, Silke Leopold, Irving Lavin, Christine Buci-Glucksmann

L’opera

Il presente volume unisce ventitre saggi, che con ottiche e metodologie diverse, affrontano il problema del barocco e delle sue convinzioni estetiche dominanti, riflettendo in termini più generali e con approccio transdisciplinare sulla nostra concezione del barocco, sulle sue radici e le sue affinità con la cultura odierna. Gli argomenti spaziano dalla storia dell’arte alla letteratura, dalla musica al teatro, dalla storia alla scienza, dalla retorica alla teologia, presentando nuove ricerche e materiali inediti importanti, ma sempre nell’intenzione primaria di inquadrare “per principio” aspetti portanti dell’estetica barocca, di quel modo così squisitamente ed enfaticamente originale di percepire, di vedere e interpretare il mondo. Un’estetica che ha rivolto l’attenzione, con sensibilità e consapevolezza radicalmente nuove, a tutti gli aspetti della percezione e della rappresentazione, assegnando un ruolo fondamentalmente “costruttivo” a lettori, spettatori o ascoltatori che siano. Ed è soprattutto in questa prospettiva, di un’estetica della percezione, che la cultura barocca inaugura l’evo moderno. 

Sommario

Presentazione, Sebastian Schütze - Retorica sacra, retorica divina: les souches-mères de l’art dit Baroque, Marc Fumaroli - Il molteplice e l’uno. La cultura barocca tra vocazione al disordine e ricerca dell’ordine, Andrea Battistini - Le Baroque et l’infini. Architectures de l’esprit, édifications de l’âme, Benito Pelegrín - “Quantum homini licet”: ‘Aesthetik’ zu heilsgeschichtlichen Bedingungen, Werner Oechslin - Rhetoric or Propaganda? On the Instrumentality of Baroque Art, Evonne Levy - Gottfried Wilhelm Leibniz und Athanasius Kircher: die Kunsttheorie der Erde, Horst Bredekamp - Die Rezeption von Leon Battista Alberti in der Kunsttheorie des 17. Jahrhunderts, Oskar Bätschmann - Leonardo’s ‘Excellent Maxims’ in the Development of Seventeenth-Century French Art Theory, Thomas Frangenberg - Alle radici dell’estetica barocca: proposte di periodizzazione delle prime esperienze di unificazione delle arti (1570-1600), Riccardo Lattuada - Sinergie Iconiche: la Hermathena dell’Accademia dei Gelati a Bologna tra esercizio poetico e passioni per la pittura, Sebastian Schütze - La bella Elena ed il suo doppio nella Galeria del Cavalier Marino, Victor I. Stoichita - Aspetti di un’“estetica dell’orribile” nella pittura barocca, Matthias Oberli - La pittura filosofica e la nascita dello “stile barberini”, Francesco Solinas - Etichetta cardinalizia in età barocca, Maria Antonietta Visceglia - Il barocco in scena: estetica e strategie degli attori italiani, Silvia Carandini - “Theatralia”, di Giovan Battista Doni: una nuova fonte per il teatro di Bernini, Tomaso Montanari - L’estetica teatrale di Giulio Rospigliosi, Volker Kapp - Art as Evidence, Evidence as Art. Bernini, Pallavicino and the Paradoxes of Zeno, Maarten Delbeke - Un sanctuaire romain à l’âge baroque. Recherches sur le système décoratif du corridor d’entrée aux Stanzette d’Ignace de Loyola, peint par Jacques Courtois et Andrea Pozzo (1640-1688), Pierre-Antoine Fabre - Pugets “Milon von Kroton” als Fallstudie einer Krise des Heroismus im absolutistischen Zeitalter (mit Überlegungen zu Thesen von Marc Fumaroli), Klaus Herding - Sull’attualità dell’opera barocca Silke Leopold - Going for Baroque: observations on the post-modern fold, Irving Lavin - Baroque et complexité: une esthétique du virtuel, Christine Buci-Glucksmann