I depositi di sicurezza per il ricovero dei beni mobili messi in salvo a seguito di eventi calamitosi, si sono rivelati nelle recenti fasi post sismiche presidi indispensabili. La gestione delle prime operazioni di emergenza viene infatti facilitata dalla presenza di luoghi di ricovero, preventivamente individuati, dove poter rapidamente trasferire le opere sottratte dagli immobili distrutti o gravemente alluvionati. Forte dell’esperienza maturata in questo campo dopo il frequente verificarsi di terremoti, a partire da quello dell’Aquila del 2009, di Reggio Emilia del 2012 per giungere a quello che ha colpito nel 2016 le quattro regioni dell’Italia centrale (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio culturale del Ministero della Cultura ha promosso la pubblicazione delle Linee guida per l’individuazione, l’adeguamento, la progettazione e l’allestimento di depositi per il ricovero temporaneo di beni culturali mobili con annessi laboratori di restauro, frutto del lavoro di un gruppo di esperti, storici dell’arte, archivisti, architetti, ingegneri, restauratori, chimici e biologi, coordinati da Marco Ciatti, direttore per anni dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Le Linee guida si pongono così come insostituibile punto di riferimento per la progettazione dei nuovi depositi di sicurezza previsti nella misura di intervento del PNRR denominata Recovery Art gestita dal MiC, e nel Piano complementare del PNRR gestito dall’Ufficio del Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016.
Prefazione, Gennaro Sangiuliano - I deposti di sicurezza. Una lunga storia di tutela, Marica Mercalli - L’O.P.D. ed il sisma del Centro Italia: notizie e riflessioni, Marco Ciatti - I depositi temporanei per la protezione del patrimonio culturale ad elevato rischio nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Angelantonio Orlando - D’emergenza in protezione. Il deposito per i beni culturali di Santo Chiodo a Spoleto, Giovanni Luca Delogu, Mariella Lucioni - Analisi e riflessioni sull’attività dell’O.P.D. per la messa in sicurezza dei beni culturali nelle situazioni emergenziali, Oriana Sartiani - Dal deposito alla valorizzazione: il caso del Reatino, Giuseppe Cassio – Linee guida - Premessa - 1. Condizioni ambientali esterne e condizioni al contorno - 2. Requisiti funzionali, strutturali ed impiantistici - 3. Requisiti per la conservazione dei beni - 4. L’allestimento del deposito - 5. Il Laboratorio di messa in sicurezza - 6. La gestione - 7. Documentazione dei beni: censimento e schedatura - Allegato 1- Scheda di intervento sui beni mobili DG-SPC - Allegato 2 - Scheda di accompagnamento dei beni mobili rimossi - Allegato 3- Check-list beni mobili in ingresso del deposito di sicurezza - 8. Attività di messa in sicurezza dei beni – APPENDICE - Metodologia di gestione integrata delle specie biologiche nocive (capitolo 3) - Disinfestazione tramite azoto in atmosfera modificata (capitolo 5) – Schede - Scheda S.1 - Tavolo per laboratorio in struttura metallica con ruote e ripiano in legno - Scheda S.2 - Box modulare in tubo-giunto , 300 × 300 cm, h 350 cm - Scheda S.3 - Box modulare in tubo-giunto specifico per crocifissi, 300 × 300 cm, h 350 cm - Scheda S.4 - Box modulare in tubo-giunto 300 × 450 cm, h 350 cm - Scheda S.5 - Box modulare in tubo-giunto, dim 300 × 600 cm, h 350 cm - Scheda S.6 - Box modulare in tubo-giunto, dim 450 × 450 cm, h 350 cm - Scheda S.7 - Lettighe standard - dim 185 × 252 cm, h 12 cm - Scheda S.8 - Lettiga standard - schema di montaggio - Scheda S.9 - Telaietto autonomo di prolunga - Sheda S.10 - Lettighe doppie - Scheda S.11 - Lettighe doppie- schema di montaggio - Scheda S.12 - Lettighe in pila accoppiate - Scheda S.13 - Elenco dotazione del laboratorio di restauro - Scheda S.14 - Verifica della coerenza della progettazione dei depositi di sicurezza con gli indirizzi tecnico-scientifici – Glossario – Normativa – Bibliografia e sitografia – Referenze fotografiche