Questo è un libro che viene da lontano e ha radici nel terremoto che ha devastato L’Aquila il 6 aprile del 2009. All’indomani del sisma, l’onorevole Antonio Tancredi, allora presidente della Fondazione Venanzio Crocetti di Roma, ideò una complessa operazione per recuperare fondi da destinare al restauro di opere d’arte danneggiate da quel sisma. L’Arte per l’Arte, così fu denominata l’azione, per il tramite della Fondazione Crocetti e con la collaborazione della Banca di Teramo di Credito Cooperativo, coinvolse artisti, galleristi e collezionisti che, inuna vera e propria gara di solidarietà, risposero all’appello della Fondazione donando centottantasei opere da mettere in asta. La vendita di opere d’arte contemporanea bastò per restaurarne novantotto di arte antica. Il primo appuntamento, organizzato da Christie’s Italia, che per l’occasione rinunciò ai diritti di commissione, ebbe luogo a Roma il 25 giugno 2009 nei saloni di Palazzo Massimo Lancellotti. La seconda asta fu battuta a Castelbasso nella sede della Fondazione Malvina Menegaz, il 23 agosto 2009; il terzo appuntamento ebbe luogo il 21 novembre dello stesso anno nella sala polifunzionale della Banca di Teramo. Il ricavato fu destinato al recupero delle novantotto opere analizzate in questo volume, selezionate dalle tre principali istituzioni coinvolte nella gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico aquilano: il Dipartimento di Protezione Civile; la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici d’Abruzzo e la Curia Arcivescovile dell’Aquila. La ricerca presentata in questo libro chiude il cerchio di tale iniziativa e conferma quanto un’operazione di restauro mirato possa far progredire gli studi relativi ad un territorio. Sculture lignee e quadri, che si snodano per quasi settecento anni di storia dell’arte, sono il frutto di una scelta opzionata sulle condizioni di conservazione e sulla necessità d’intervento, eppure hanno trovato una logica interna che le ha messe in relazione tra di loro. Il corpus, diviso per gruppo tematico, piuttosto che per provenienza, ha connesso opere ad artisti, mettendole a confronto con altri manufatti che hanno contribuito ad arricchire il territorio abruzzese. Si passa dalla scultura lignea policromata del XIV-XVI secolo, frutto della contaminazione tra scultori autoctoni e forestieri, ai dipinti suddivisi in sei temi principali: pale d’altare, maestri stranieri e, entrando più nel dettaglio, la produzione della bottega napoletana dei Sarnelli, due dipinti di Vincenzo Conti, sei quadri di Teofilo Patini e, infine, l’intera serie dei ritratti di Vescovi dell’Aquila che riveste un valore storico di sicuro interesse.
La risposta dell’arte. Il restauro di 98 opere danneggiate dal sisma, Carla Ortolani - Fragmenta - Opere tutelate, restaurate e restituite, Raffaella Morselli - La scultura lignea policromata nella cultura artistica abruzzese (XIV-XVI secolo), Vincenzo Di Gennaro, Sirio Maria Pomante, Giorgia De Angelis - Le pale d’altare della Collegiata di S. Lorenzo Martire in Civitella del Tronto (XVI secolo), Vincenzo Di Gennaro, Giorgia De Angelis - Giulio Cesare Bedeschini, il Cavalier d’Arpino e una proposta per Giovanni Lanfranco in Abruzzo (XVII secolo), Vincenzo Di Gennaro - La bottega dei Sarnelli all’Aquila con una nota su alcune copie (XVII-XVIII secolo), Giorgia De Angelis - Dipinti di Vincenzo Conti all’Aquila (XVIII-XIX secolo), Vincenzo Di Gennaro - Teofilo Patini: l’impegno sociale, il rapporto con il sacro, la conservazione del patrimonio artistico (XIX secolo), Vincenzo Di Gennaro - I ritratti dei vescovi dell’Aquila (XVIII-XIX secolo), Vincenzo Di Gennaro, Sirio Maria Pomante - Elenco opere restaurate, Valentina Muzii – APPARATI - Crediti - Bibliografia generale - Indice dei nomi