La più antica fondazione irlandese di Roma, il Collegio di Sant’Isidoro, sorse nel 1625 sulle pendici del Pincio. Il suo fondatore Luke Wadding, frate dell’Ordine dei francescani minori, fu un brillante teologo e storico, ma si distinse anche per le sue abilità diplomatiche. Riuscì a reperire i fondi per costruire la chiesa e l’annesso hospitium, dotandoli anche di un archivio e di una grande biblioteca. Nella decorazione del complesso coinvolse figure di spicco come Carlo Maratti e Giovanni Pietro Bellori. Nel giro di pochi anni Sant’Isidoro divenne un notevole punto di riferimento nel panorama intellettuale e artistico della Roma barocca. Il presente volume intende evidenziare il ruolo del Collegio di Sant’Isidoro tra le numerose fondazioni straniere di Roma attraverso un innovativo approccio interdisciplinare. La dettagliata illustrazione dei ricchi e compositi elementi artistici e architettonici che furono sviluppati in Sant’Isidoro è infatti nel volume integrata da un’approfondita riflessione su come tali elementi riflettano le molteplici identità collettive – quella irlandese cattolica, quella francescana, quella immacolista – che all’epoca determinarono la nascita e l’evoluzione del collegio.
Rapporti tra arte e identità collettive nel Collegio di Sant’Isidoro, Susanne Kubersky-Piredda - Gli ‹Ibernesi› e l’Urbe fra la seconda metà del Cinquecento ed i primi decenni del Seicento: un rapporto difficile, Matteo Binasco - National Identity and Universal Theology: Aspects of the History and Art of St. Isidore’s, Mícheál Mac Craith OFM – I luoghi del sapere. Genesi della biblioteca e dell’archivio del Collegio di Sant’Isidoro, Donatella Bellardini, Claudia Costacurta - Giovan Pietro Bellori, Carlo Maratti, Gian Lorenzo Bernini and St. Isidore’s: Localizing a Friendship, Elisabeth Oy-Marra - Tra decoro e magnificenza. Sulla fabbrica del Collegio di Sant’Isidoro degli Irlandesi, Alina Aggujaro - L’Apparizione della Vergine dell’Almudena a Sant’Isidoro Agricola: l’invenzione di Andrea Sacchi e la causa immacolista, Andrea Bacciolo - Carlo Marattis Werke für Sant’Isidoro im künstlerischen und kulturellen Kontext ihrer Zeit, Stefan Albl - Possibili modelli algardiani nella cappella Ludovisi di Carlo Maratti, Giulia Spoltore - Gian Domenico Cerrini e la cappella di Sant’Antonio, Silvia Mattina - Francescani, scotisti, immacolisti, irlandesi: l’Aula Maxima del collegio isidoriano come strategia iconografica, Andrea Spiriti - Il restauro degli affreschi di Emanuele da Como nell’Aula Maxima del Collegio di Sant’Isidoro a Roma, Antonella Filiani