MARCO RUFFINI è professore di Storia della critica d’arte e Letteratura artistica alla Sapienza, Università di Roma. Si è formato alla Sapienza e alla University of California, Berkeley. Ha insegnato al Dartmouth College e alla Northwestern University. I suoi studi sono rivolti a questioni teoriche e di metodo nel pensiero sulle arti e alla storia della storia dell’arte.
Conosciamo poco della vita e dell’opera di Giorgione, ma soprattutto non sappiamo cosa rappresentano i suoi dipinti più importanti, tra cui la celebre Tempesta. Questo libro cerca di dimostrare che per interpretare la Tempesta occorre indagare il soggetto come un problema storico e di metodo, che riguarda la storia dell’arte più che la pittura di Giorgione. Se nel discorso sull’arte, che ha origine negli scritti di Leon Battista Alberti e Giorgio Vasari, il soggetto e l’arte sono valori distinti e autonomi (il soggetto è considerato separatamente dal modo in cui è raffigurato), nell’opera degli artisti norditaliani della prima età moderna, e nella pittura di Giorgione in particolare, sono invece inscindibili e reciproci (il soggetto è letteralmente espressivo di un modo di dipingere). Solo a partire dalla comprensione di questa discrasia, che rende possibile considerare il soggetto liberamente rispetto alla tradizione letteraria e figurativa da cui deriva, ma in stretto rapporto alle qualità formali dell’opera che lo raffigura, si possono capire, oltre al soggetto della Tempesta, la qualità peculiare della pittura di Giorgione e le sue alterne fortune nella letteratura artistica.
Introduzione – IL PROBLEMA DEL SOGGETTO - Il soggetto pittorico - La letteratura – LA TEMPESTA - La famiglia di Giorgione - La Tempesta e la leggenda – EPILOGO - Una storia parallela – APPARATI - Bibliografia - Indice dei nomi - Referenze fotografiche